Viaggio (Călătorie)

Mentre ricordo, piacevoli emozioni mi accompagnano… sorrido. Dovrò  ritornare, ma con molto più tempo a disposizione.

Viaggio del 7 – 8 agosto 2015

Un giorno e mezzo… un giorno e mezzo di emozioni, ricordi, assaggi, SENTIRE…
Un breve viaggio in Romania, parte molto importante di me, viaggio dentro me stessa. Quel viaggio che aspettavo da troppi anni, undici e mezzo, per precisione.
Poco dopo il mio arrivo, ho avuto l’occasione di cenare in un posto meraviglioso, la “Locanda degli escursionisti”, che sembrava non c’entrasse niente con il resto della città e tra vari cibi, ho assaporato uno che conteneva ciò che nello stesso istante mi ha riportato nella mia infanzia, una spezie… una sola spezie e mi trovavo lì, assieme alla mia nonna, in campagna, in un luogo felice. Magico…
Nella stessa sera ho visitato il centro di Bucarest, le sue magnifiche fontane d’acqua che giocavano con i colori nel buio della notte, palazzi giganteschi e viali del vecchio centro, pieni di locali, gente, vita… mi sono sentita straniera, turista straniera, non conoscevo niente, riuscivo soltanto a capire tutto quello che si parlava, però sembravo appartenere ad altri luoghi. Soltanto il giorno seguente mi avrebbe riportato nei posti a me famigliari.
Pochissime ore di sonno per colpa delle emozioni, ed eccomi in macchina verso… ME. Avevo bisogno di ricordare le vie, posti in cui ho vissuto ed ecco che appena raggiunta l’entrata della città, dentro la mia testa si è aperta un’intera mappa. Non ci potevo credere. Erano anni che non riuscivo a ricordare. Sapevo tutto! Era bastato avvicinarmi fisicamente ai miei vecchi posti per riavere i ricordi. Non so esprimere le mie emozioni, forse in quel momento ero come un bambino che aveva appena ricevuto qualcosa che desiderava con ardore. Ho ripassato tutti i luoghi per me importanti ed espressivi… wow! WOW! Che gioia! Se un cuore potesse veramente esplodere di troppe emozioni, quello era il momento adatto.
Siccome il mio viaggio sarebbe finito con l’incontro dei colleghi delle superiori, non poteva mancare nei miei futuri ricordi la foto che ho allegato, scattata sulla panchina del liceo, dove ho passato quattro importantissimi anni e creato forti legami con persone che fanno parte di me tuttora. Ero impaziente di rivederli. Molti di loro non li vedevo dal 1999. Altre emozioni infinite, altri ricordi… ho ritrovato anime come me, contente, felici di rivederci e riabbracciarci. Eravamo quasi come nei tempi del liceo. Leggermente cambiati fisicamente, però sempre noi, li stessi. In quelle ore passate assieme, mi sono sentita come sedici anni fa. Cambiamo, ci lasciamo modificare dalle situazioni, società, persone incontrate nel nostro cammino, abbiamo sfumature diverse, però il nostro spirito è lo stesso e non aspetta altro che essere ritrovato.
Ho ritrovato gran parte di me stessa. Sono io, Gio, la bambina, l’adolescente sempre sorridente, ottimista e felice di vivere… un corto viaggio si direbbe. È stato il viaggio più significativo e importante che potessi fare. Un tuffo dentro di me.
Un giorno e mezzo pieno, pienissimo di emozioni … ciò che ci rende felici!

***

In timp ce-mi amintesc, emotii placute ma atraverseaza… zambesc. Trebuie să mă reîntorc, dar cu mult mai mult timp la dispoziție.

Călătoria din 7 – 8 august 2015

O zi și jumătate, o zi și jumătate de emoții, amintiri, gustări, TRĂIRI…
O scurtă călătorie în România, parte foarte importantă din mine, călătorie înăuntrul meu. Acea plimbare pe care o așteptam de prea mulți ani, unsprezece și jumătate cu exactitate.
Puțin timp după sosirea mea, am avut ocazia să mă așez într-un loc minunat, “Hanul drumeților”, care părea fără legătură cu restul orașului și printre diferite mâncăruri am gustat acel ceva ce m-a dus în același instant, cu mintea în copilărie. Eram din nou copilă… un simplu condiment, mărarul, m-a recondus acolo, cu bunica la țară, într-un loc fericit. Moment magic.
Apoi am vizitat Bucureștiul cu minunatele fântâni de apă, care se jucau cu culorile în întunericul nopții, palatul, construcții enorme și străduțele din vechiul centru, pline de locande, lume, viață… m-am simțit străină, turistă străină, nu cunoșteam nimic, reușeam doar să înțeleg tot ce se vorbea și totuși mă simțeam ca și cum aparțineam altor locuri. A doua zi urma sa mă va readucă în locuri mie familiare.
Puține ore de somn,din cauza emoțiilor și iată-mă în mașină, spre… MINE.
Aveam nevoie să-mi reamintesc străzile, locurile în care am trăit și de cum am ajuns la intrarea orașului, în creierul meu s-a deschis o întreagă hartă. Nu reușeam să cred. Erau ani de zile de când mă străduiam să-mi amintesc, fără rezultate… Acum știam tot! A fost suficient să mă apropii fizic de ceea ce-mi lipsea, pentru a reavea amintirile mele. Nu știu să-mi exprim prea bine senzațiile, dar cred că eram ca un copil mic, care primise un cadou pe care-l aștepta cu nerăbdare de foarte mult timp.
Am trecut prin toate locurile pentru mine semnificative… wow!WOW! Ce bucurie! Dacă o inimă ar putea exploda, acela era momentul potrivit.
Cum că această călătorie urma să se termine cu reîntâlnirea colegilor din liceu, nu putea lipsi din viitoarele mele amintiri o fotografie, cea atașată, făcută pe banca liceului unde am petrecut patru ani importanți și am strâns relații importante cu persoane care încă mai fac parte din mine. Pe mulți nu-i întâlneam din 1999. Alte infinite emoții, altre amintiri… Am regăsit suflete ca mine, bucuroase, fericite de a ne reîntâlni și îmbrățișa. Eram aproape ca-n timpul liceului. Un pic schimbați fizic, dar noi, aceeași. În acele ore petrecute împreună m-am simțit ca pe timpul adolescenței.
Ne schimbăm… ne lăsăm modelați de situații, societate, persoane întâlnite pe parcursul nostru de viață, avem culori, nuanțe diferite, dar spiritul nostru este același și nu așteaptă nimic altceva decât să fie regăsit.
Am regăsit o parte din mine. Sunt eu, Gio, aceeași, copila, adolescentă mereu zâmbitoare, optimistă și fericită de a trăi nenumărate sentimente.
S-ar spune o călătorie scurtă…
A fost călătoria cea mai semnificativă, importante, pe care aș fi putut-o face.
O scufundare în mine. O zi și jumătate plină, foarte plină de emoții… ceea ce ne face fericiți!

43 pensieri su “Viaggio (Călătorie)

  1. Già è bello lo spunto, riprendere cioè quel tuo scritto. I giorni sono gli stessi (agosto 2015-2017), e questo dice quanto tu viva una certa situazione, nostalgia alda e cara nel contempo struggente.
    Complimenti, per quanto mi concerne, per il modo come l’hai saputa rendere. Senza retorica. Era facile cadervi.
    Capisco perfettamente i tuoi stati d’animo, figurati, succede a me che sono nato e vivo qui a Milano: mi succede quando mi ritrovo dopo anni in quelle parti della città dove m’è capitato di vivere delle esperienze se pure brevi.

    Nota: mi diverto a leggere le tue versioni in rumeno, per vedere quanto riesco a capire, si è sempre asserito che il rumeno è una lingua che ha subito una forte impronta latina (la Dacia, che non è soltanto un’automobile come molti potrebbero pensare). La mia indagine prosegue 🙂
    A proposito oggi in Romania nei licei si studia ancora il latino?

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    • Ciao Guido, ti ringrazio tantissimo.
      Non sapevo rispondere alla tua domanda, vivo in Italia da 16 anni e so poche cose su quello che succede in Romania, sono ritornata soltanto nel 2003 e poi nel 2015, questi due giorni di cui ho raccontato… Ai miei tempi, il latino si studiava in terza media, un’ora alla settimana e nei licei scientifici, adesso invece, c’è ancora ma guardando su due siti rumeni, ho visto che ci sono dei dibattiti in corso perché lo vogliono togliere dai programmi didattici.
      Sei riuscito a capire un po’ la versione rumena, vero? Scritto, il rumeno è molto simile al italiano​, parlato cambia, per “colpa” delle lettere dell’alfabeto​ che abbiamo in più.

      Piace a 1 persona

  2. Eravamo belli e non lo sapevamo.
    Già…
    La melanconia che lascia nel cuore la mitica età dell’oro, la stagione della giovinezza e dell’ingenuità
    con compagni-amici-fratelli che difficilmente (impossibilmente) replicherai nella vita seguente.
    Scampoli di paradiso inconsapevole…

    Era

    Era il tempo dei giorni senza tempo,
    quando la gioventù si crede eterna
    e dilatato è l’oggi che governa
    attimi d’assoluto in mezzo al campo.

    Era il posto di chi cercava un posto,
    di chi cercava il proprio senza
    capire ancora il vero e l’apparenza
    e che per ogni alito c’è un costo.

    Era la vita, viva ed incosciente
    di sangue e carne che voleva tutto
    prima che tutto diventasse niente.

    Belli eravamo noi senza sapere
    e si mordeva dolce e acerbo il frutto:
    colmo era ancora il calice da bere.

    Un abbraccio affettuoso con un sorriso.

    Fausto

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