Gestire la rabbia

Leggevo seduta fuori sul terrazzo, sotto la luce del sole e come fondo fonico sentendo il cinguettio degli uccelli, il rumore delle macchine e ogni tanto le voci delle persone. All’improvviso fui disturbata dai latrati, latrati umani… aspettai un attimo con la speranza che smettessero, ma ahimè erano destinati a una lunga espressione rabbiosa. Due anime si urlavano contro, la propria verità. Ogni tipo di frustrazione genera rabbia. L’”Io” è ciò che gestisce tutte le attività psichiche ed è anche il meccanismo di difesa che entra in azione appena c’è qualcosa che minaccia la nostra realtà. Se l’ego viene ferito, molti agiscono così, inferociti, non controllandosi più, nemmeno di fronte agli sguardi impauriti dei bambini.
E cosa si ottiene reagendo in questo modo? Niente di buono, soltanto altro malore psichico, altri urli, altre sofferenze, perché lo scopo del aggredire verbalmente è proprio quello di far male al destinatario e anche se una volta calmati ci si pentirà delle parole dette, scusandosi, il male fatto resterà comunque.
Ogni volta che c’è qualche interferenza nella nostra serenità c’è anche una lotta interiore dentro di noi e dobbiamo provare a restare presenti mentalmente al nostro stato emozionale. Abbiamo la possibilità di scegliere di non far del male, di non essere violenti nelle parole o nelle azioni, scegliere di non rispondere alle provocazioni.
La rabbia ci dice che qualcosa va cambiato e nello stesso tempo è un segnale anche per gli altri che c’è un problema, ma possiamo decidere di evitare di discutere quando siamo furiosi, dicendo all’altro semplicemente di parlare più tardi, quando saremo più calmi. In ogni momento della nostra giornata, qualsiasi cosa ci succeda, noi abbiamo il potere di scegliere come reagire e ne siamo responsabili.
Ciò che è importante fare per evitare di arrivare a situazioni di estrema rabbia è lavorare sulla propria crescita personale, quindi volersi bene, calmare la mente, credere in se stessi e valutare le proprie azioni in modo migliore, per far crescere l’autostima. Se sai ciò che vali e ti senti bene nella tua pelle, non hai bisogno di urlarlo a chi ti sta accanto.

Buone scelte e un caldo abbraccio,
Giorgiana.

Foto da Pinterest :))

23 pensieri su “Gestire la rabbia

  1. A volte il classico contare fino a 10 dovrebbe diventare contare fino a 100, ma al 99 si arriverebbe già esausti 😉

    È vero, bisogna imparare a gestire la rabbia, altrimenti ci si può tranquillamente iscrivere al festival degli urlatori stile Tarzan con relativo ictus in atto 😀

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    • Ciao bambolina! 🙂
      Ce n’è sono tante persone che riescono a controllarsi, si tratta di esercitarsi, come in ogni cosa. È molto difficile, ma più impari a volerti bene più ti rendi conto che non ha senso arrabbiarti più di tanto per nessun motivo, perché fai del male prima di tutto a te stesso… per quello che dico di lavorare sulla nostra crescita personale e autostima.
      Volere e perseveranza è potere.

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    • 🙂 Când am creat blogul, intenția era să traduc și-n română ceea ce scriu, dar mi-am dat seama că-mi este greu, îmi ia timp destul de mult dacă articolele sunt mai lungi (timp de care nu dispun). Din păcate anii trăiți în Italia își lasă semnul, fac greșeli lexicale și gramaticale foarte multe… 😔
      Vă mulțumesc pentru vizită! O zi frumoasă și un zâmbet! 🌞

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  2. La rabbia spesso è dettata da pensieri estremisti e rigidi. Dietro la rabbia molto spesso si nasconde una pretesa. Esempio: provo rabbia nei confronti di qualcuno perché penso che doveva comportarsi in un determinato modo.
    Provo rabbia verso il vicino di casa perché penso che non doveva fare rumore alle 7.00 di mattina.
    Se impariamo a gestire le nostre pretese, anche la nostra rabbia diminuisce.

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